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come si accede al pensiero





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2012


Philosophical culture quarterly


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Jannis Kounellis, Pastello a olio e catrame su carta, 1999











































































































Ellen West
Die bösen Gedanken / I cattivi pensieri (1909)
(Versione di Giacomo Conserva)



da A. Hirschmüller (ed.), “Ellen West. Eine Patientin...”, pp. 28-29 (riportata poi nel libro a c. di Hirschmüller e Akavia dedicato a poesie note etc. di Ellen West, sempre della Asanger Verlag)


Ich wag’nicht mehr alleine
Fort in den wald zu gehn,
Weil hinter jedem Baume
Die bösen Geister stehn.

Weil hinter jedem Strauche
Ein wilder Kobold wacht,
Und zwischen grünen Zweigen
Hervor ein Dämon lacht.

Und wenn sie mich so einsam
erblicken, so allein,
Dann schliessen sie mich höhnend
Von allen Seiten ein.

Dann packen sie mich grimmig
Und greifen mir an’s Herz,
Und lachen nur und spotten
Ob meinem Weh und Schmerz.

“Weißt du nicht?” kling ihr Rufen,
“Wer wir gewesen sind?
Nicht immer böse Geister,
Nicht stets ein Höllenkind.

Einst waren wir Dein Denken,
dein Hoffen, stolz und rein!
Wo sind jetz Deine Pläne
Und Deine Träumerei.n?

Verschüttet sind sie alle,
Verweht in Wind und Sturm,
Du selbst ein Nichts geworden,
Ein banger Erdenwurm!

Da mussten wir entweichen
hinaus in dunkle Nacht,
Der Fluch, der Dich getroffen,
hat uns so schwarz gemacht.

Doch such'st Du Ruh” und Frieden,
Dann kriechen wir herbei,
Dann wollen wir uns rächen
Mit unserm Höhngeschrei!

Und suchtst Du Glück und Freude,
Dann stellen wir uns ein,
Anklagend, höhnend werden
Wir immer bei Dir sein!”

        Ϟ

Da sola non oso più
andare nel bosco,
poiché dietro ad ogni albero
stanno gli spiriti malvagi.

Poiché dietro ad ogni cespuglio
mi osserva un coboldo selvaggio,
e fra i rami verdi
ride un demonio.

E quando mi scorgono
così sola, senza nessuno,
allora mi rinchiudono da tutte le parti
schernendomi.

Poi mi vengono addosso selvaggiamente
e mi prendono per il cuore,
e ridono e prendono in giro
i miei lamenti ed il mio dolore.

“Non sai forse” dicono,
“Chi siamo stati?
Non sempre spiriti malvagi,
non sempre prole dell’inferno.

Un tempo eravamo i tuoi pensieri,
le tue speranze, orgogliose e pure!
Ma adesso dove sono i tuoi progetti,
i tuoi sogni?

Sono scomparsi tutti,
avvizziti in vento e tempesta,
tu stessa diventata un niente,
un miserabile verme.

Per questo dobbiamo svanire
via nella notte nera,
tanto cupi ci ha reso la maledizione
che ti ha colpito.

Quando cerchi quiete, pace,
ti strisciamo attorno,
vogliamo vendicarci
con le nostra urla di disprezzo!

E se cerchi felicità, gioia,
noi ci mettiamo in mezzo,
accusando, schernendo
saremo sempre insieme a te!”






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