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come si accede al pensiero





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2012


Philosophical culture quarterly


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UMANI
di Fabrizio Corvi

© progetto UMANI 2013




Il progetto UMANI è una tappa fondamentale di un viaggio fotografico, ma anche letterario, musicale, filosofico e cinematografico all’interno dei molteplici aspetti dello spirito umano. Dostoevskij ha scritto: “Si qualifica spesso come efferata la crudeltà degli uomini, ma è una cosa straordinariamente ingiusta e offensiva per le fiere”.

Penso che avesse ragione; gli accadimenti della storia e della cronaca sanguinari e violenti suscitano un orrore e un rifiuto tali che molti di noi sono soliti descriverli come “disumani”. In realtà sono proprio quei gesti a caratterizzare gli umani, perché sono solo gli uomini che li compiono e, forse, l’orrore più profondo ci deriva dal fatto che le belve che agiscono con crudeltà sanguinaria lanciano richiami ancestrali alla belva che ognuno di noi, nessuno escluso, tiene rinchiusa nel profondo di sé.

Non si spiega altrimenti il motivo per cui pochi uomini accumulino una quantità di ricchezza e di potere enormi ed inutili, e neanche si spiega il motivo per cui questi siano oggetto di invidia da parte di tanti altri. Intendo riferirmi ad una ricchezza ed un potere che non porta alcun benessere alla vita di chi, questa ricchezza e questo potere, li possiede, anzi, è molto spesso causa di sciagure terribili; intendo riferirmi al desiderio incontrollato che spinge alla guerra, alla razzia di terre e di beni, al disprezzo per l’altro, al genocidio, alla pulizia etnica, all’esportazione della democrazia con il fuoco delle armi e con il veleno delle industrie; intendo riferirmi al tipico, irragionevole e umano desiderio di una supremazia senza senso. Gli UMANI di questo progetto sono così: sono predatori e sono intelligenti. Hanno un velo sugli occhi perché niente è più mostruoso dell’intelligenza senza ragione, del genio che vive al di là del bene e del male, della belva con i denti affilati e con il pollice opponibile. Perché, su questo pianeta, solo gli UMANI custodiscono i mostri: gli unici “captivi”, perché rinchiusi dentro di noi. Ma è davvero così, la nostra vera natura? Il male è davvero così banale, così superficiale, così facile che qualunque idiota può compierlo... oppure la malvagità è talmente radicata in noi da essere inestirpabile? È la tensione umana al bene, la forza invincibile che segna il destino... oppure no? Io non sono un uomo di scienza, né un filosofo; sono solo un fotografo. Non ho le risposte, ma ho tante domande. Il progetto UMANI è fatto di fotografia, video, performance, musica e poesia: sono le domande con le quali chiediamo a chi assiste: “e tu... chi sei?”

Foto Frabrizio Corvi

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