Kasparhauser
come si accede al pensiero





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2012


Philosophical culture quarterly


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Milton Avery, Black sea, 1959








































































































[Fine 1974, circa. Neruda degli inizi, de Quincey, Tennyson sull’oppio; Philosophies of India di Zimmer, il Diario Indiano di Ginsberg; un décor sontuosamente funerario; visioni visioni visioni.]



Una poesia per il Vuoto



1)     Perché l’oscurità non è nata-
        Ho visto la gloria di Dio
        due miliardi di stelle
        accendersi e spegnersi spegnersi-
        perché in un buco nero non c’è silenzio
        e il nirvana non è un giardino sbiadito
        incendiato da raggi d’aurora
        al tramonto
        perché la luce non odia il buio ma viene dal buio
        e Lei non odia il buio-
        perché siamo qui a muoverci venendo dall’Oscurità alla luce-
        senza sapere bene, cantiamo le sue lodi.


2)     Chi ha detto che il nostro amore omosessuale
        deve disperdersi come bambini verso il niente?
        chi ha riempito di foto la nostra testa?
        chi si aggira lento
        tagliando teste
        consegnando i sogni d’acido al vuoto
        spegnendo una dopo l'altra le luci, fermando le girandole
        bloccando gli schermi sull’ultima partita
        non giocata
        il vincitore per sempre ignoto-
        chi trae una trama sottile
        di niente fra le stelle-
        ed ha il corpo coperto di stelle ma non è una stella
        e canta nel vuoto ma non è il vuoto-
        e non odia la luce perché non ha bisogno di odiare la luce
        annullando ogni ricordo-
        chi è un buco senza fondo
        dove si cade si cade per età senza tempo-
        solo il pozzo grigio dove si cade,
        solo la sensazione di stare cadendo-
        chi si è trasformato in nebbia attorno alle nostre finestre
        o scintillante ghiaccio a mezzogiorno-
        chi taglia teste, ed è una testa che sorride-
        una testa che si decompone per sempre-


3)     Kali la nera non tollera regali
        è l’abisso da cui sorgono le forme ma non ama le forme
        è lo stampo ma non ha l’amore del vasaio
        è la madre ma non si può nemmeno dire crudele
        distrugge le forme muovendosi con lentezza
        le assorbe dentro di sé come le ha mandate fuori
        le unisce nel suo vuoto senza fondo
        nel suo nero senza fondo.


4)     Kali la nera fa scoppiare la testa
        con un coltello puntato sul cuore
        guardando dalle stelle-
        quando la testa scoppia le costellazioni scompaiono
        cessa la danza di primavera sotto al pino
        tu scompari ed il tuo amore
        non c’è mai stato non ha mai avuto un senso
        niente è mai esistito.


5)     Ho deciso di scrivere un inno di lode a Kali
        perchè l’altra notte ho fatto un incubo
        che ero in un buco senza fondo e urlavo e nessuno
               veniva a soccorrermi
        e tutto questo era bello e dovevo propagare l’Oscurità
        e predicare l’Oscurità ed in questo annullare ed annullarmi
        distruggere la vita perché il nero ritornasse
        distruggere teste perché il nero ritornasse.

        Adesso ho davanti un accendino e non ho distrutto niente
        il tempo delle distruzioni non è ancora venuto
        però ho scritto questa poesia
        e la dedico a tutti quelli che hanno incubi nel cosmo.


6)     Sono pieno di terrore per il Vuoto
        non so come farò a sfuggirgli-
        non so quali trucchi inventerò per non cadere nel Vuoto
        per non essere succhiato e preso fra le stelle-
        per non vederle muoversi veloci, lontane
        gelide vederle in una notte senza giorno-
        per non finire nel Sole-
        per non essere cenere nel Vuoto.


7)     Lei mi circonda come una madre
        tesse amorose reti attorno al mio corpo
        inventa inganni per blandirmi
        mi punisce distruggendomi con uno sguardo.
        Io sono l’Oscurità ed io
        sono il Vuoto e
        non ho nessun senso se non per questo vuoto
        che porto alla luce e che faccio parlare
        per le stelle che spengo per il contributo che dò
        alla battaglia eterna contro il vuoto.
        Ed io sono la nuova terra e da me nascerà la vita
        ma non ne sono orgoglioso
        che minimamente.
        Ed io ho scritto questa poesia e sto per andare a dormire
        per reincontrarmi con il Vuoto.




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