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Kasparhauser ISSN 2282-1031

Heidegger e il nazismo 2.0
A cura di Marco Baldino

XII | 2015


INTRODUZIONE

Marco Baldino
L’heideggerismo dopo il naufragio

Bene a fatto Günter Figal ad abbandonare il vertice della "Società Martin Heidegger". Non si può stare dentro questo sillogismo senza perdere in diginità filosofica. In ogni caso, il problema è che Heidegger insegna che l'opera è già sempre sporca di mondo, che non si ha mai a disposizione la verginità di uno sguardo 'originario', ma sempre solo uno sguardo imbrattato, velato di pre-concetti.



Julio Martin Quesada
Ermeneutica e politica in Martin Heidegger

All'inizio degli anni '40, nel suo corso "La metafisica di Nietzsche" - capitolo IV, dedicato all'Übermensch - Heidegger giunse alla conclusione che la selezione razziale era metafisicamente necessaria. In questo modo, il pensiero dell'ultimo grande filosofo tedesco trasformò la selezione razziale in una principio la cui legalità, giustizia o legge aveva una base "metafisica".



Micahel Fagenblat
Quello che più mi spaventa. L'antisemitismo di Heidegger e il ritorno a Sion

In ogni caso non intendo suggerire l'influenza ebraica su Heidegger, piuttosto intendo richiamare all'attenzione la significativa confluenza tra il pensiero di Heidegger e strutture salienti del pensiero ebraico che, come abbiamo visto, è stata notata anche da teologi ebrei e studiosi del pensiero ebraico.



Guido Cavalli
Heidegger: antisemitismo dell’altro inizio

La frattura che incrina il pensiero greco originario, quando ellenizzandosi incontra l'orizzonte storico del monoteismo ebraico è la radice profondissima dell'antisemitismo heideggeriano. Heidegger stesso non la riconosce, parla come se quella frattura fosse tutta interna al pensiero greco.



Christian Fuchs
Tecnica, antisemitismo, media. I Quaderni neri di Martin Heidegger

Heidegger vede in atto una cospirazione mondiale. Nel 1946 chiede: "Per quanto ancora dominerà la furia calcolatrice? O essa sta addirittura solo cominciando a imporsi come la legge della macchinazione?". Nel 1948, specifica la natura di questa macchinazione, che coinvolgerebbe cultura, tecnica e religione ebraica.



Roberto Fai
L’antisemitismo metafisico di Heidegger. I “Quaderni neri”

L'abisso delle pagine antisemite dei "Quaderni neri" è profondissimo e carico di colpe inemendabili. Anche dal ritratto che la Arendt ci restituisce, emergono aporie e paradossi che arrivano a fendere la stessa figura di quell'Essere, al cui accadere il Dasein può/deve saper corrispondere, proiettandosi verso le sue eventuali possibilità.




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